CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE… ENERGIA!

CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE… ENERGIA!

Dopo la bicicletta, arriva la giornata mondiale del vento: lunedì 15 giugno è la data prescelta per portare un po’ di brezza nelle nostre case.

Scompiglia i capelli, solleva sabbie e ceneri, fa asciugare i vestiti ma, soprattutto, muove le pale delle turbine: questa giornata è dedicata in modo particolare all'energia eolica, serve per fare il punto della situazione e informare la cittadinanza sui progetti futuri.

 

In Italia l'ANEV ("Associazione Nazionale Energia Del Vento") organizza una serie di manifestazioni con lo scopo preciso di riuscire a sensibilizzare il nostro paese su tutto ciò che concerne l'energia eolica. La Giornata Mondiale del Vento ha anche ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.

Secondo i dati ANEV, sul territorio nazionale sono installati 6.909 aerogeneratori per un totale di potenza installata pari a 9.944 MW.

Un buon dato, ma ancora molto lontano dalla potenza installata in paesi come Spagna (23.494 MW) e Germania (59.300 MW).

In Italia ci sono alcuni siti statisticamente più ventosi e la quasi totalità della potenza connessa (99%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia: alcune zone appenniniche, tutta la Puglia, l’estremità Ovest della Sicilia e le coste occidentali della Sardegna; ma è sempre bonaccia invece per l’intera costa tirrenica.

Secondo ANEV, ad oggi l’Italia ha già raggiunto gli obiettivi rinnovabili 2020, con una penetrazione di 17,5% sui consumi complessivi al 2015. L’obiettivo da raggiungere entro il 2030, ambizioso ma perseguibile, è del 28%.

 

L’energia eolica è oggi la soluzione meno costosa in un numero sempre crescente di mercati di tutto il globo. Nel 2019, la nuova potenza rinnovabile installata senza incentivi è risultata più economica dei combustibili fossili in oltre 30 paesi, e entro il 2025 sarà così nella maggior parte dei paesi del mondo.

Il paese che investe di più in energie rinnovabili? In base all'ultima edizione del Renewable Energy Country Attractiveness Indices, la classifica delle nazioni più interessate all'energia pulita è la Cina. L’avreste mai detto? La spesa di questo paese nel campo dell'eolico ha rappresentato da sola circa la metà degli investimenti mondiali nel settore.

Curiosa (ed intelligente!) anche la scelta energetica degli abitanti di Samsø, un'isola della Danimarca, che un tempo si basava esclusivamente su petrolio e carbone, di trasformarsi in un paradiso energetico completamente verde. Il tutto nell'arco di 10 anni. Ora Samsø ricava il 100% dell'elettricità di cui ha bisogno dal vento, mentre il calore proviene da impianti solari e biomasse. Attualmente l'isola produce il 10% di energia in più rispetto al suo fabbisogno. Chi semina vento raccoglie… energia!

 

Grazie al vento, sono stati risparmiati circa 21 milioni di barili di petrolio, corrispondenti a circa 10 milioni di tonnellate di emissioni risparmiate di CO2. Anche per questo motivo il potenziale eolico è così importante: permette di produrre energia rinnovabile non legata alla combustione di combustibili fossili, riducendo in maniera significativa le emissioni di anidride carbonica e inquinando molto meno: riflettiamoci!

All comments

Leave a Reply

On line