IN RETE CONTRO LA PLASTICA

IN RETE CONTRO LA PLASTICA

Venerdì 3 Luglio è l’International Plastic Bag Free Day: un'iniziativa globale che mira ad eliminare l'uso di sacchetti di plastica monouso nel mondo.

Nata come semplice giornata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’uso smisurato di materiali non biodegradabili, ora questa campagna fa parte del più ampio movimento Break Free From Plastic, che riunisce un gruppo internazionale di combattenti per l'inquinamento da plastica che sogna di costruire un futuro libero dai rifiuti di difficile smaltimento.

Derivato del petrolio, la plastica è un materiale che impiega centinaia di anni per biodegradarsi.
La plastica è un inquinante del terreno e del mare, provocando la morte quotidiana di animali e finendo persino nel nostro piatto.
Questo materiale infatti non degrada, ma si spezzetta fino ad arrivare a dimensioni microscopiche che possono addirittura finire nel nostro cibo e nelle bevande.

Purtroppo, in questa recente situazione di covid-19, l’uso della plastica mono uso è aumentato drasticamente: questo materiale che il mondo aveva cominciato ad eliminare, sta tornando in auge a causa della crisi del coronavirus, con grande dispiacere degli ambientalisti.
In ogni caso, la plastica non è una protezione assoluta. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il lavaggio delle mani è più efficace rispetto all'uso dei guanti. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista americana NEJM, inoltre, il Covid-19 è rilevabile fino a due o tre giorni su plastica, 24 ore sul cartone.

Il WWF ripete l'allarme: già nel 2019 aveva stimato che nel Mediterraneo erano state scaricate 600'000 tonnellate di plastica, di cui il 40% solo in estate. «La battaglia culturale contro la plastica monouso sembrava essere stata vinta. Oggi è stata nuovamente aperta una breccia, e dovremo rispondere», ha detto Pierre Cannet, esponente del WWF.

In Italia stiamo facendo qualcosa a proposito?  I comuni plastic-free crescono ogni giorno.

Dal Nord al Sud Italia, il numero di comuni senza plastica cresce continuamente, dando sempre più forza ad una battaglia ed una scelta che dovrebbe essere unanime.
Non solo comuni “marinari”, i quali vedono ogni giorno specie marine morire a causa della plastica, ma anche comuni dell’entroterra e zone montane.

Comuni virtuosi, che hanno fatto una scelta, magari non comoda e semplice, ma sicuramente virtuosa.
Alcuni dei comuni che sono diventati plastic-free sono: il comune delle isole Tremiti, quelli di Avola e Noto, Lampedusa, Linosa, Pollica, Orvieto e Sassari, Maratea, Malfa, Pozzuoli, Caggiano e Pantelleria.
Anche il nord ci prova con i comuni di Vernazza, Portovenere e Bordighera.

Teniamo anche noi a mente queste due regole: ridurre la produzione e l’utilizzo di prodotti in plastica usa e getta, in modo da diminuire anche la produzione di rifiuti, prediligendo l’uso di oggetti riutilizzabili, e sostituire la plastica con materiali biodegradabili e compostabili, smaltibili con la raccolta dell’organico.

All comments

Leave a Reply

Off Line